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Incipit famosi: 20 esempi

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Chi ben comincia è a metà dell’opera, si dice. Per questo abbiamo deciso di scrivere un articolo sugli incipit famosi della storia della letteratura.

Quando iniziamo a leggere un libro, infatti, ci bastano pochi secondi per capire se continuare o abbandonarlo.

Un libro ci deve subito colpire, emozionare, obbligare a continuare la lettura.

Ma quali sono questi incipit?

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Cosa sono gli Incipit

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Il significato di incipit è, in poche parole, l’inizio di un libro. Deriva dal latino incipĕre, incominciare, e viene utilizzato questo termine soprattutto in ambito narrativo.

È il momento in cui si stabilisce un patto tra lo scrittore e il lettore, in cui vi è una promessa a chi sta leggendo, che decide se immergersi o meno all’interno della storia.

Ne esistono di tre tipi: l’incipit descrittivo, l’incipit narrativo e l’incipit in medias res.

L’incipit descrittivo è basato sulla descrizione del luogo dove si svolgerà la storia oppure sui personaggi.

È una sorta di introduzione in cui lo scrittore ci fa entrare piano piano nella storia, assicurandosi che tutto sia chiaro prima di proseguire, presentandoci i personaggi oppure il luogo in cui si svolgeranno gli eventi.

Attenzione, però, questo tipo di incipit, per essere efficace non deve risultare banale o superficiale, ma entrare nella mente del lettore, facendogli “vedere” tempi, spazi e personaggi.

Con l’incipit narrativo, il libro inizia senza descrizioni ma vengono invece presentati una serie di fatti da cui inizia la storia. L’obiettivo, in questo caso, non è quello di introdurre la storia ma di catturare immediatamente l’attenzione del lettore.

Vi è, infine, l’incipit in medias res utilizzato soprattutto per gialli, noir, thriller. La storia inizia invertendo la disposizione degli eventi, non seguendo dunque una sequenza cronologica. Il lettore è come se fosse stato buttato dentro la storia senza sapere e capire nulla.

Chi sta parlando? Non lo sa. Chi sono i personaggi? Non conosce nessuno. Dove ci si trova? Non ne ha nessuna idea.

Vi è, quindi, un profondo realismo senza nessun artificio letterario.

Incipit: 4 errori da evitare

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Quando si inizia a scrivere un libro, sapere che cosa è un incipit, quali tipologie si possono utilizzare, non vuol dire però saperlo utilizzare al meglio per affascinare il lettore e farlo entrare all’interno della tua storia.

La prima cosa da sapere è quali sono i 4 errori da evitare e che trasformerebbero il tuo racconto in qualcosa di banale da cui il lettore si allontanerebbe immediatamente.

  • Errore 1: Non iniziare con qualcosa di già sentito e letto, che sia una citazione, una frase fatta, un proverbio. Bisogna cercare invece di sorprendere il lettore sin dalle prime parole scritte del tuo libro.
  • Errore 2: Non iniziare il libro, introducendo personaggi o luoghi che hanno pochissima o nessuna rilevanza con la trama. Trova invece il modo di introdurre il lettore subito all’interno della tua storia inserendo immediatamente i personaggi e gli elementi fondamentali.
  • Errore 3: Non iniziare con una descrizione iper-dettagliata del protagonista o dei personaggi. Vuoi iniziare con un incipit descrittivo? Benissimo. Ma non raccontare tutto subito. Introduci i personaggi per ciò che sono utili alla storia. Il resto il lettore lo scoprirà continuando a leggere il libro.
  • Errore 4: Non iniziare con frasi e periodi lunghi e contorti. Meno e semplice è meglio che troppo, ricordalo sempre.

Incipit famosi: Venti tra i più famosi di tutti i tempi

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  1. L’incipit più famoso della letteratura è , chiaramente: “In principio era il Verbo“. Queste parole sono tratte dal primo verso del Vangelo secondo Giovanni, testo sacro molto importante per i cristiani. (Giovanni 1:1)

    Questo incipit è celebre per la sua profondità teologica e filosofica. Rappresenta un inizio che trascende il tempo e lo spazio, introducendo un testo sacro che ha avuto un impatto enorme sulla cultura e sul pensiero occidentale. La semplicità e la profondità di queste parole rispecchiano l’intento di comunicare verità universali.

  2. Chiamatemi Ishmael” (Moby Dick, di Herman Melville)

    L’incipit di “Moby Dick” è noto per la sua diretta semplicità. La scelta di iniziare con un’affermazione personale e colloquiale stabilisce immediatamente un rapporto intimo tra narratore e lettore. Ishmael si presenta come una figura accessibile, invitando il lettore in una storia avventurosa e profondamente simbolica.

  3. Era il migliore di tutti i tempi, era il peggiore di tutti i tempi” ( Le due città,di Charles Dickens).

    Questo incipit è famoso per la sua rappresentazione dell’ambivalenza e del contrasto. Riflettendo sulle condizioni della società prima della Rivoluzione Francese, Dickens cattura l’essenza di un’era di grande speranza e disperazione estrema. È un esempio di come un incipit possa efficacemente impostare il tono e il tema di un intero romanzo.

  4. Le famiglie felici sono tutte uguali; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo” (Anna Karenina, di Lev Tolstoj).

    Questo incipit offre una riflessione universale sulle relazioni umane e sulla felicità. Tolstoj apre la sua narrazione con un’affermazione che invita alla riflessione, preparando il lettore a esplorare le complessità delle relazioni familiari e personali nel corso del romanzo.

  5. Solenne e paffuto, Buck Mulligan comparve dall’alto delle scale, portando un bacile di schiuma su cui erano posati in croce uno specchio e un rasoio“(Ulysses, di James Joyce).

    Joyce inizia “Ulisse” con una descrizione vivida e immediata. Questo approccio non solo introduce un personaggio importante in modo memorabile, ma stabilisce anche lo stile linguistico e narrativo unico di Joyce, caratterizzato da flussi di coscienza e ricchezza di dettagli.

  6. Il vecchio Marley era morto come il chiodo di una porta” (Canto di Natalel, di Charles Dickens).

    Dickens inizia con un’affermazione schietta ma caricata di significato. L’immagine del “chiodo di una porta” è sia vivida che inusuale, introducendo il tema della morte e del soprannaturale che permea il racconto.

  7. Più bella di alberi, la ciliegia ora/È appeso con fioritura lungo il ramo” ( Loviest of tree di A.E Housman)

    Questa poesia inizia con una celebrazione della bellezza naturale, evocando immagini vivide ed emozioni serene. Housman utilizza l’incipit per stabilire un tono contemplativo che caratterizza l’intera poesia.

  8. Mrs. Dalloway  disse che avrebbe comproto i fiori per se stessa” (Mrs. Dalloway, di Virginia Woolf).

    Woolf apre con una frase che sembra semplice ma è carica di significato. L’azione autonoma di Mrs. Dalloway introduce temi di indipendenza e introspezione, caratteristici del romanzo.

  9. Qualcuno ha calunniato Josef K., per una mattina, senza aver fattto niente di veramente sbagliato, è stato arrestato” (Il processo, di Franz Kafka).

    Kafka inizia con un evento drammatico e inaspettato, catapultando il lettore in un mondo surreale e angosciante. L’incipit cattura l’essenza della lotta di Josef K. contro un sistema oppressivo e incomprensibile.

  10. Sono un uomo invisibile” ( L’uomo invisibile, di Ralph Ellison).

    Ellison usa l’incipit per catturare immediatamente l’attenzione del lettore con un’affermazione sorprendente. L’idea dell’invisibilità diventa una potente metafora sociale e personale che si dipana nel romanzo.

  11. Tutto questo accadde, più o meno” (Slaughterhouse-Five, di Kurt Vonnegut).

    Questa apertura gioca con il concetto di verità e finzione. Vonnegut stabilisce un tono irriverente e sperimentale che rispecchia l’approccio unico del libro alla narrazione della guerra.

  12. Se vuoi ascoltare di ciò, la prima cosa che vuoi conoscere è dov’è nato e come la mia schifosa infanzia è stata” (Il giovane Holden, di J. D. Salinger).

    Salinger apre con la voce distintiva del protagonista, Holden Caulfield. Questa scelta di stile immediata e diretta immerge il lettore nella psiche complessa del personaggio.

  13. Madre è morta oggi. O forse ieri; Non posso esserne certo” (Lo Straniero, di Albert Camus).

    L’ambiguità e la distanza emotiva di questo incipit rispecchiano perfettamente il senso di alienazione e l’assurdità che sono centrali nel romanzo.

  14. Sono Samson Agonistes” (Samson Agonistes, di John Milton).

    Milton adotta un approccio diretto, presentando immediatamente il personaggio principale. Questo incipit stabilisce il tono epico e drammatico dell’opera.

  15. A Mr. John Keats, Poeta a Spring House vicino Winchester 1819” (Endimione di John Keats).

    L’incipit di Keats è una dedica, un modo insolito ma significativo di iniziare. Riflette la natura personale e riflessiva della poesia.

  16. Vedi tutto a riguardo- Omicidio- Questo era il titolo della Gazzetta del Profeta di questa mattina” (Harry Potter  e il Principe mezzo sangue, di J. K. Rowling).

    Rowling inizia con un elemento di mistero e suspense, attirando subito l’attenzione del lettore e introducendo il tema oscuro che percorre il libro.

  17. Non preoccupari per me, disse Fitzwilliam Darcy. Potrebbe essere assolutamente tutto vero” (Pride and Prejudice, di Jane Austen).

    Austen utilizza il dialogo per introdurre immediatamente uno dei personaggi chiave, Darcy, e la complessità delle relazioni sociali che sono centrali nel romanzo.

  18. È una cosa divertente sulle madre e i padri disse  Mary Poppins. Anche quando loro saranno abbastanza vecchi loro si preoccuperanno dei figli” (Mary Poppins Comes Back, by P. L. Travers).

    Travers apre con una riflessione giocosa ma profonda sulla natura delle relazioni familiari, impostando il tono magico e filosofico del libro.

  19. Alice cominciava a sentirsi molto stanca di rimanere seduta sullo sgabello accanto a sua sorella senza fare niente” ( Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll).

    Carroll inizia con una descrizione semplice ma evocativa, che stabilisce il contesto per l’incredibile viaggio che segue.

  20. Non ci sono possibilità di fare una passeggiata quel giorno” (Inizio della novella di Charlotte Bronte, Jane Eyre).

    Questo incipit semplice ma carico di atmosfera introduce il lettore nel mondo interiore di Jane Eyre, preparando il terreno per la storia di crescita e resilienza che segue.

Confronto tra Incipit famosi di diversi generi ed epoche letterarie

Collage rappresentante l'evoluzione degli incipit letterari attraverso diverse epoche e generi, con simboli di mistero, introspezione e cambiamenti sociali

Nell’esplorare la vasta e variopinta tappezzeria della letteratura, diventa affascinante osservare come gli incipit, le aperture dei testi, siano evoluti nel tempo e differiscano tra i vari generi letterari.

Questi incipit non sono solo frasi di apertura, ma sono finestre attraverso le quali possiamo intravedere l’essenza di un’epoca, il battito del cuore di un genere, e il riflesso del pensiero di un autore.

Confrontando gli incipit tratti da epoche storiche e generi diversi, si rivela un caleidoscopio di tecniche narrative, intenti artistici e contesti culturali che hanno plasmato la letteratura come la conosciamo oggi.

  • Evoluzione stilistica nel tempo: Gli incipit letterari hanno subito un’evoluzione significativa nel corso delle epoche. Confrontando, ad esempio, l’incipit biblico “In principio era il Verbo” con il più moderno “Sono un uomo invisibile” di Ellison, si nota un cambiamento nell’approccio narrativo. Mentre il primo stabilisce un contesto universale e teologico, il secondo è immediatamente personale e intimamente legato all’identità del narratore.
  • Differenze tra generi Lletterari: Gli incipit variano notevolmente tra i generi letterari. Ad esempio, l’incipit di un romanzo giallo come “Harry Potter e il Principe Mezzosangue” di J.K. Rowling introduce un elemento di mistero e suspense, mentre l’incipit di un romanzo psicologico come “Mrs. Dalloway” di Virginia Woolf stabilisce un tono più introspettivo e riflessivo. Queste differenze riflettono non solo le intenzioni narrative degli autori, ma anche le aspettative dei lettori in base al genere.
  • Riflessione sulla società e la cultura: Gli incipit possono anche essere specchi che riflettono i cambiamenti sociali e culturali. Per esempio, il distacco emotivo e l’esistenzialismo dell’incipit de “Lo Straniero” di Albert Camus parlano direttamente al contesto culturale della Francia post-seconda guerra mondiale, mentre l’incipit di “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen offre uno sguardo nelle intricate dinamiche sociali dell’Inghilterra del XIX secolo.
  • Tecniche narrative e innovazioni: L’evoluzione delle tecniche narrative è evidente negli incipit. L’uso di tecniche come il flusso di coscienza in “Ulisse” di James Joyce rappresenta un significativo distacco dalle tecniche narrative più lineari e descrittive usate in opere come “Le due città” di Charles Dickens. Queste innovazioni riflettono l’evoluzione del pensiero letterario e la sperimentazione degli scrittori nel corso del tempo.

Incipit famosi: come ti possono essere utili?

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Dopo aver letto questi incipit bellissimi, a questo punto molto probailmente ti starai chiedendo: “Ok Rodolfo, ma a me cosa serve questo articolo sugli incipit famosi?”

Te lo spiego subito…

Come sempre, anche in questo caso non dovrai copiare questi incipit, ma prendere spunto da quelli di successo come questi e adattarli al tuo libro, sia da un punto di vista dello stile che del contenuto.

Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo che il tuo tipo di scrittura sia breve. Allora prenderò spunto da chi, come Herman Melville ha utilizzato un incipit con sole 2 parole.

Al contrario, se invece la tua scrittura è con periodi molto lungo, andrai a prendere spunto da chi ha utilizzato un incipit più lungho, come James Joyce.

La stessa cosa la farai con il contenuto, prendendo spunto dagli autori che hanno scritto libri del tuo stesso genere.

Mi auguro che dopo aver letto questo articolo, potrai scrivere il tuo libro in maniera più consapevole, avendo come base degli esempi di successo, il tuo incipit.

Se hai qualche domanda da farmi, commenta l’articolo qui in basso.

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