
In questo blog già tempo fa ci siamo occupati del ruolo dell’Editor di libri all’interno del mercato editoriale (Clicca qui per scoprire in cosa consiste l’Editing).
E lo abbiamo fatto perché lo riteniamo un ruolo essenziale e fondamentale (soprattutto se sei un autore esordiente o ti affidi al Self-Publishing per pubblicare un libro).
Editor di Libri: ecco perché serve a uno scrittore
In questa intevista con Federica Piacentini approfondiamo ancora di più il ruolo dell’editor e perché è essenziale per avere successo col tuo libro.
Buona lettura!
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Perché un autore di narrativa deve affidarsi a un Editor di libri
Chi è Federica Piacentini e di che cosa si occupa?
Ciao Rodolfo! Sono un editor di libri professionista, un coach certificato presso l’Erickson International Academy, un docente di Scrittura Creativa. Mi occupo di sviluppo e revisione testi, oltre che di creatività.
Ci spieghi che cosa fa un editor di libri e perché uno scrittore non dovrebbe affidarsi al “fai da te”?
Mi piace spesso dire che un editor è il miglior amico di uno scrittore, soprattutto se esordiente. Scrivere una buona opera prima non è semplice, al contrario si può incappare in molti errori e ingenuità.
Un editor accompagna lo scrittore nel delicato processo di revisione del manoscritto e si cura di ogni aspetto di un testo, dalla sua coerenza interna alle squisite questioni legate alla scrittura in sé per sé, grammatica e sintassi in primis.
Nella mia bottega, oltre all’editing tradizionale, l’affascinante mestiere che si tramanda ormai da generazioni fatto di curiosi simboli sul fianco del testo, è nato un percorso più complesso, che unisce tutte le competenze acquisite sino a ora.
Mi occupo quindi sì del manoscritto – dai personaggi alla struttura narrativa, dall’incipit alle noiose ripetizioni, dalla minuziosa scelta delle parole, di un registro e di un vocabolario, alla punteggiatura – ma anche e soprattutto del suo autore o della sua autrice, poiché la carriera di uno scrittore supera l’opera stessa.
Ecco, lì c’è terreno fertile per costruire, per edificare un futuro letterario o creativo.
L’editing stesso diviene un momento di crescita, un confronto utile per crescere, un focus entusiasmante su sé stessi, sulle proprie doti e capacità, sull’impegno che la Scrittura, come qualsiasi altra disciplina, richiede.
Il “fai da te”, se intendiamo la Scrittura come un’arte qual è, come spesso sottolinea Dacia Maraini, è sempre controproducente.
Viviamo in una società basata su saperi specialistici e dunque su rapporti fiduciari. Andiamo dal dottore o dall’avvocato per questa ragione. Curarsi da soli o attraverso Google è sciocco e pericoloso, lo stesso si può dire di annose faccende giuridiche.
La Scrittura ha le sue regole e bisogna impararle. Se da un verso è un meraviglioso flusso poiché attinge dalla generosa cascata della creatività, dall’altro ha a che fare con rigide norme grammaticali e tecniche narrative messe a punto in centinaia di anni.
Pur quando si è di fronte a un talento, è necessario studiare e approfondire per far sì che una passione diventi qualcosa di più e abbia la forza di imporsi.
L’affiancamento a un professionista diventa quindi la carta vincente, quel che fa la differenza, soprattutto nel mare magnum dell’auto-pubblicazione e del Self-Publishing, che è un prezioso trampolino di lancio se lo si usa con la testa.
Un testo non editato, seminato di orrori grammaticali e refusi o dalla trama troppo intricata, troppo semplice o mal gestita, ha ben poche chance di vincere la sua corsa.
Qual è la differenza tra un editor di libri “fiction” e un editor di libri “no fiction“?
Le tecniche d’intervento sul testo sono assai diverse. Quando ci muoviamo nel fiction, nella narrativa, abbiamo a che fare con le storie, con l’immedesimazione, con un modo specifico di dialogare con il lettore.
Occuparsi di un saggio o di un testo specialistico esige invece un atteggiamento diverso, più didascalico da un verso, più severo e istituzionale dall’altro.
In questa seconda tipologia di manoscritti è necessario che l’esposizione sia chiara, che i concetti siano comprensibili e che il registro utilizzato sia coerente con la materia di cui si sta parlando.
Entrano poi in campo altri elementi, quali la struttura del testo, la scelta e la disposizione dei contenuti in un sommario che si ponga come un chiaro tracciato agli occhi del lettore.
La narrativa ha un altro ruolo. Noi ci educhiamo, umanamente ed emotivamente, attraverso le storie – pensiamo alla Bibbia, per fare un esempio assai semplice, o ai vangeli.
Bisogna avere qualcosa da dire, qualcosa di importante o di nuovo, in grado di far tacere una platea. Un lettore o mille non fa alcuna differenza. E gli incantatori, quelli che qui negli Stati Uniti sono chiamati “storytellers”, sono pochi.
Quando acquistiamo un libro “non-fiction” – prendiamo in prestito la definizione inglese – siamo predisposti a imparare, il target è ben definito, ci aspettiamo di trovare all’interno del volume le informazioni di cui siamo in cerca. Sottolineiamo, studiamo, cerchiamo soluzioni.
Quando ci troviamo di fronte a un romanzo, tutto cambia. Vogliamo evadere, divertirci, riflettere, o magari ascoltare semplicemente una storia.
Cerchiamo la vita, qualcosa che ci scuota, un’emozione da portare a casa. Un buon libro spinge il lettore a un piccolo o grande cambiamento. Questo è il ruolo della Letteratura. E naturalmente editor e autore devono navigare verso questa meta.
Oltre al tuo lavoro di editor di libri hai creato anche un corso di scrittura creativa. Ce ne vuoi parlare?
L’Accademia Carver è nata l’anno scorso, è una mia creatura in cui credo fortemente. Ho insegnato per molto tempo Scrittura Creativa, finché ho deciso di mettere in piedi la mia Accademia online.
Il nome è un omaggio a un grande docente, oltre che scrittore, Raymond Carver. Il mestiere di Scrivere ha segnato la mia carriera di lettrice, editor e insegnante. Sono altresì un’appassionata fan di Italo Calvino e delle sue Lezioni americane.
Questi due testi, che ho studiato e continuo a studiare poiché sono un tesoro inesauribile, hanno dato vita al metodo applicato in accademia, in cui le principali attività sono la lettura, obbligatoria, la scrittura, con degli esercizi, e il confronto didattico.
È soltanto attraverso la correzione sul testo che posso insegnare ai miei allievi come scrivere meglio, come entrare in una storia, come far uscire quel messaggio che hanno in gola.
Ho scoperto, negli anni, che non c’è nulla di più difficile che esporsi, dire la propria. Ma la scrittura è anche e soprattutto questo: uscire allo scoperto, essere appunto, come ti dicevo prima, dei cantastorie. Senza aver paura.
Il mio ruolo di coach in questo mi aiuta molto, nella gestione di emozioni che spesso bloccano la strada. A scrivere si può imparare e l’Accademia è nata per questo: per non rinunciare ai propri sogni, anche se non si dovesse arrivare a vincere lo Strega.
Far pace con il proprio ruolo, comprendere il posto che la scrittura occupa nella propria vita è poi il primo passo per crescere.
Non tutti siamo nati per vincere il Pulitzer, ma tutti siamo qui per usare il nostro talento, qualunque esso sia.
Io sono un’entusiasta, una che ha imparato, grazie anche al luogo in cui vivo, New York City, a vedere il bicchiere mezzo pieno, e anche questo cerco di passare ai miei studenti.
Concentrarsi su ciò che è stato fatto bene e adoperare gli errori, senza nasconderli, per capire cosa invece non fare è il mio atteggiamento di docente.
Hai altri progetti in cantiere?
Sì, l’Accademia intanto avrà dei nuovi corsi. Il blog legato al sito www.federicapiacentini.com vedrà nei prossimi mesi dei guest importanti e nel 2019 la mia piccola bottega crescerà ancora.
È in cantiere, manoscritti permettendo, anche un manualetto di scrittura che raccoglie la mia esperienza di docente e di editor, con tanti consigli utili per gli autori, come la piccola guida che può essere scaricata gratuitamente iscrivendosi alla mailing list.
Guardo i miei ragazzi raccogliere consensi e raggiungere obiettivi e ne sono davvero orgogliosa. Lavoro duro, tempo e pazienza, come cerco di insegnare, sono le basi più solide sulle quali costruire i propri sogni.
I Contatti di Federica Piacentini
Sito Web: www.federicapiacentini.com
Accademia Carver: https://accademia.federicapiacentini.com/
Blog Tumblr: http://federicapiacentini.tumblr.com
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/piacentinifederica/
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