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Audiolibri: come pubblicarli – Intervista a Barbara Gisser

audiolibri

In questi tempi, in ambito editoriale, soprattutto nel settore del Self-Publishing, si parla tanto del perché uno scrittore dovrebbe pubblicare audiolibri. Ho deciso quindi di intervistare una scrittrice, Barbara Gisser, che lo ha fatto.

Perché pubblicare Audiolibri può aiutarti nella vendita del tuo Libro?

Nel corso dell’intervista, la conosceremo meglio e scopriremo quali sono state le sue reali motivazione e se, anche tu, dovresti iniziare a pensare se pubblicare audiolibri.

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Intervista a Barbara Gisser

Chi è Barbara Gisser?

Mi chiamo Barbara Gisser e sono nata in Austria nel 1953. Ho studiato all’Accademia Pedagogica di Innsbruck, intraprendendo poi la carriera dell’insegnante. Nel 1983, dopo il matrimonio, mi sono trasferita in Italia, dove continuo tutt’oggi a lavorare come insegnante di sostegno.

Perché hai deciso di scrivere un libro?

Nel 2011 sono stata operata a un tumore alla laringe. Ho iniziato un po’ per necessità, e un po’ perché scrivere, in fondo, è sempre stato un mio hobby.

Prendevo nota di tutto ciò che per me aveva importanza, quello che mi incuriosiva e/o interessava, o che in qualche modo mi aiutava a superare le difficoltà, a sostenermi nei momenti critici.

L’idea di trasformare i miei pensieri in un libro mi venne suggerito dalla psicologa, che aveva letto i miei appunti. 

Di cosa parla il tuo libro?

Il libro racconta, con una buona dose di autoironia e positività, gli alti e bassi vissuti nei sei anni successivi all’intervento alla laringe.

È un testo liberatorio, che non tralascia però la descrizione di nessun aspetto, neanche quelli più critici, senza mai diventare un testo angosciante.

Un testo colmo di fiducia, di positività e di coraggio. Come dice il titolo stesso del mio libro, il motto è: “Arrendersi? Questo mai!“.

Quali risultati hai ottenuto?

Quando ho scritto “Arrendersi? Questo, mai!“,  ho iniziato nella maniera più classica, pubblicandolo in formato cartaceo, il più diretto, semplice e tradizionale dei formati.

Ho ottenuto buoni risultati sia nelle serate di presentazione del libro, sia attraverso il passa parola, tanto online quanto nelle edicole del circondario.

Cosa che mi ha colpito non poco, trattandosi in qualche modo d’uno scritto di “nicchia”, che normalmente tende ad interessare una fascia specifica di lettori.

Quasi subito però, comprendendo la praticità del formato elettronico, ho deciso di pubblicarlo anche nel formato E-book. Amatorialmente appassionata di computer, e grazie anche ai corsi di formazione informatica che ho avuto il piacere di poter frequentare.

infatti (prima durante i miei anni di aggiornamento come insegnante e poi grazie a diversi corsi realizzati per scrittori, in primis quelli di Rodolfo Monacelli), ho scoperto quanto questa tipologia di formato sia innovativa: versione forse meno ‘poetica‘ di un libro cartaceo, è però la sua forma più moderna, fruibile ovunque e sui più diversi e comuni dispositivi portatili.

barbara gisser arrendersi questo mai

Ritieni che gli audiolibri siano importanti? Come mai, oltre al libro, hai deciso di pubblicarne uno?

Infine la scelta di pubblicare il mio audiolibro: una scelta importante, e credo lo possa essere per diverse ragioni; innanzitutto per riuscire a raggiungere anche quei ‘lettori’ che normalmente non potrebbero fruire di un libro nel senso più classico di quello che noi intendiamo con il termine ‘lettura‘, come nel caso di chi è affetto da dislessia o è ipovedente.

Forse questo mio primo pensiero viene proprio dalla mia professione, quello di insegnante di sostegno, anche se a pensarci bene, non è soltanto un formato prettamente ‘dedicato‘: non dimentichiamo infatti anche chi, come me, a leggere in treno, macchina o corriera, vorrebbe, ma si trova impossibilitato a farlo perché rischierebbe di sentirsi male, soffrendo di ‘mal d’auto‘.

O chi, come è capitato anche a me, pur potendo leggere, non poteva riuscirci agevolmente perché ricoverato in un letto di ospedale. Infine c’è anche chi, non del tutto appassionato alla lettura, trova più piacere e un sano momento di relax nell’ascolto di un libro.

Pensi che pubblicare “libri parlati” possa riuscire a farti avvicinare a un pubblico diverso? 

L’idea di pubblicare un Audiobook e del libro stesso in diversi formati, nasce soprattutto con questo intento: quello di invogliare, facilitare o permettere la fruizione dell’opera a una fetta sempre maggiore di pubblico, senza distinzioni.

Un libro che possa diventare accessibile a tutti, nel formato che preferisce o che gli è più congeniale, perché in fondo quello che conta è il messaggio che voglio trasmettere con lo stesso… e il mio desiderio è che possa raggiungere tutte le persone che desiderino ascoltarlo.

Consiglieresti a quelli che hanno scritto un libro di pubblicare anche audiolibri?

Certamente. Al giorno d’oggi è quasi indispensabile: un libro dev’essere alla portata di tutti ed in tutte le versioni possibili.

Grazie del tuo tempo, Barbara.

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